- Introduzione
- Contesto
- Vita
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Opere
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- Lullo e il catalano
- Diffusione e conservazione
- Libro della contemplazione
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- Libro dell’ordine della cavalleria
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- Libro d’Evast e Blaquerna
- Libro dell’amico e amato
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Obiettivi missionari dell’Arte
Secondo la Vita coetanea, Raimondo nel momento della conversione formulò tre propositi: 1. cercare di convertire gli infedeli, e soprattutto i musulmani, senza temere un possibile martirio; 2. scrivere un libro –il migliore del mondo– contro gli errori degli infedeli; e 3. cercare di convincere il papa, i re e i principi a fondare monasteri per la formazione di missionari. È la maniera in cui Raimondo si propone di portare a termine la prima intenzione della sua nuova vita, amando, lodando e servendo Dio.
Il ‘miglior libro del mondo’ contro gli errori degli infedeli sfociò in un’estesa opera varia e complessa, informata dall’Arte. Come metodo universale, l’Arte fonda tutte le branche del sapere (la logica, la metafisica, la filosofia, la teologia, il diritto, la medicina e le altre scienze della natura, le arti liberali e quelle meccaniche, etc.); questa condizione di metodo di metodi, al di sopra di qualsiasi forma dottrinale previa, le concede un potere culturalmente neutrale come strumento di persuasione razionale. L’obiettivo essenziale di Lullo era diffondere la Verità rendendola immediatamente evidente e attiva tra i credenti e imponendola agli infedeli con la forza dell’evidenza.
L’obiettivo missionario è il cuore dell’opera di Raimondo Lullo e condiziona molte delle sue peculiarità, come per esempio, quella di evitare le citazioni di autorità, un fenomeno molto poco comune nel secolo XIII. Per convincere gli infedeli della verità del cristianesimo, Lullo credeva che non fosse produttivo cercare di dibattere a partire dai testi sacri, la Bibbia e il Corano, che era il sistema di disputa più diffuso. La discussione sul senso dei testi si faceva interminabile e allontanava l’obiettivo desiderato. L’Arte è un’arte o tecnica di discussione, che presenta la Verità a partire da formulazioni razionali che Lullo chiama ‘ragioni necessarie’ o ‘ragioni dimostrative’.
Il Libro del gentile e dei tre savi è la più letteraria delle opere lulliane di polemica religiosa: i ‘fiori’ o condizioni artistiche che indica la donzella Intelligenza ai tre savi permettono di esporre i principi delle tre ‘leggi’ (ebraica, musulmana e cristiana) in accordo con la ragione. Il gentile che le ascolta deve potere scegliere senza possibilità di errore.